I depositi dei musei spesso sono più grandi dei musei stessi. E allora? Si può costruire il Museo del deposito. Questa è la soluzione scelta dal Depot Boijmans di Rotterdam, il primo deposito d’arte europeo aperto al pubblico, inaugurato pochi giorni fa accanto al Museum Boijmans Van Beuningen, istituzione principale della città per quanto riguarda l’arte moderna, al momento peraltro chiusa per restauro.
Come nella migliore tradizione europea, una singolare architettura contemporanea eco-sostenibile fa da contenitore. Una gigantesca struttura a forma di tazza interamente specchiante si innalza all’esterno del Museumpark riflettendo lo skyline circostante che può essere mirabilmente goduto anche dalla magnifica terrazza a 40 metri di altitudine. E quando viene il buio la video-installazione di Pipilotti Rist trasforma l’edificio in un un fascio di riflessi colorati.
Progettato dal noto studio di architettura MVRDV, il Depot custodisce oltre 150.000 pezzi, tra dipinti e design, dalla pittura medievale fiamminga alla Pop Art americana.
Ma come si espongono così tante opere? Organizzandole secondo criteri conservativi, senza seguire cronologie storiche o percorsi curatoriali.
Sono la temperatura e il grado di umidità a decidere in quale spazio dovranno essere conservate le opere, a volte sotto teca, altre appese al soffitto, spesso inserite in griglie metalliche scorrevoli.
Il Depot è uno spazio ibrido, che ribalta l’idea stessa di museo, riportandola alla sua origine: conservare ed esporre. I laboratori di restauro e tutte le procedure di conservazione saranno uno spettacolo nello spettacolo che prevederà naturalmente una fitta programmazione di mostre ed eventi… ma anche un ristorante stellato, una terrazza d’eccellenza e tantissimi ascensori e scale di vetro.