Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, e con lei la crescente difficoltà nel riuscire a distinguere cosa sia vero da cosa sia falso, si è fatta sempre più urgente la necessità di garantire le basi per una corretta alfabetizzazione mediatica.
Il The Netherlands Institute for Sound and Vision di Hilversum si pone come obiettivo quello di narrare la frontiera dei mezzi di comunicazione in costante e continua trasformazione, aumentando la consapevolezza di cosa i media possono fare per noi e cosa possiamo fare noi con i media.
Alla guida dell’Istituto olandese, Eppo van Nispen ha riprogettato lo spazio museale suddividendolo in cinque aree tematiche: condividere, informare, giocare, vedere e narrare. La sfida è quella di aiutare le persone a cavarsela nella multiforme e infida vita digitale, in cui i “tranelli” sono dietro l’angolo e dove “vince” chi convince, indipendentemente dalla veridicità di ciò che afferma.
Il museo invita a tenere sempre gli occhi aperti sul mondo attraverso una serie di attività, tra le quali MediaMasters, un gioco online pensato per i ragazzi delle scuole in cui ci si salva solo rispondendo in maniera corretta ad alcune domande, riconoscendo le fake news e la disinformazione – problema che, si stenta a crederlo, risale addirittura all’antica Grecia.
L’edificio che ospita l’Istituto mediatico è una struttura avveniristica in vetro e acciaio che si sviluppa per 16 metri sotto terra – dove si conserva una cospicua collezione di radio, televisioni e schermi – e per 26 metri in altezza.
Un enorme archivio, in buona parte digitale, di tutta la produzione audio-visiva dei Paesi Bassi. Entrare vuol dire immergersi negli schermi, a partire dal pavimento: un grande piano di gioco interattivo dove si può dare vita al proprio videogioco. Disseminati lungo i piani vi sono poi 87 postazioni interattive e tablets che permettono di costruire pezzo per pezzo una notizia.
Lo studio della cultura mediatica portato avanti dal Sound & Vision abbraccia una sfida che dà vita a importanti processi generativi di conoscenza, offrendo un percorso di analisi, riflessione e consapevolezza sull’utilizzo degli strumenti digitali di cui disponiamo oggi.